C’È BRUSCHETTA E BRUSCHETTA!
Col caldo non si ha voglia di cucinare specialmente a pranzo quando le temperature sono più alte e il tempo a disposizione ridotto. In estate abbiamo bisogno soprattutto di idratazione e sali minerali, che non devono assolutamente mancare in un pranzo completo.
Una buona bruschetta può essere un’alternativa al primo piatto classico, come pastasciutta o risotto, ma attenzione ad alcuni accorgimenti.
ECCO DUE BRUSCHETTE APPARENTEMENTE IDENTICHE MA PROFONDAMENTE DIVERSE.
La PRIMA è composta da un pane tostato precotto: la classica pagnotta del supermercato. Ingredienti? Destrosio, sale, magari strutto. Ricordiamoci sempre di leggere le etichette quando acquistiamo un prodotto industriale! Si aggiunge pomodoro, olio abbondante, sale e origano.
Nella SECONDA bruschetta invece: pane cafone, olio extravergine di oliva, pomodori, origano e aglio.
La prima differenza sta proprio nel condimento: abbiamo dato sapore con l’aglio strofinato e l’origano, niente sale e olio di ottima qualità misurato! (2 cucchiai da minestra, non di più).
IL PANE CAFONE DELLA BRUSCHETTA
Il pane cafone è un prodotto tipico della tradizione campana, l’emblema della panificazione di Napoli e provincia, che lo ha reso famoso in tutto il mondo. E’ facilmente riconoscibile per l’assenza di tagli e incisioni sulla sua superficie, presenta una crosta spessa e croccante, mollica morbida ed elastica, ha anche una buona conservabilità.
La tradizione prevede l’uso della farina di grano duro, che conferisce una consistenza ruvida e corposa; l’utilizzo del lievito madre e la cottura nel forno a legna.
Per realizzare questa tipologia di pane occorrono diversi passaggi: impasto, lievitazione, pieghe, seconda lievitazione, formatura, terza lievitazione e cottura nel forno a legna.
I valori nutrizionali non si discostano molto da un pane di grano duro classico (per 100gr di prodotto: Carboidrati 66gr, Proteine 8gr, nessun grasso, 289 Kcal) ma in questo caso mangeremo un prodotto di qualità, sicuramente diverso dal pane industriale e soprattutto senza quegli ingredienti addizionati inutili e poco salutari (destrosio, strutto, additivi ecc..).
E IL POMODORO SULLA BRUSCHETTA?
Ne esistono tantissime varietà, il miglior pomodoro per bruschetta è il famoso ciliegino di pachino IGP (Indicazione Geografica Protetta), che oltre a prestarsi bene per questa ricetta, possiede molte proprietà benefiche.
Innanzitutto è rinfrescante, dissetante, apporta pochissime calorie (20 kcal ogni 100gr) e ha effetti diuretici, quindi è un alimento che può far parte di una dieta ipocalorica. E’ ricco di vitamina C, potassio e carotenoidi, in particolare contiene licopene. Quest’ultimo è un antiossidante estremamente potente, che non perde le sue proprietà in cottura, e agisce contro i radicali liberi, riducendo lo stress ossidativo delle cellule.
Analogamente ad altre tipologie di pomodoro, anche la Pachino presenta ottime proprietà antitrombotiche e antinfiammatorie che svolgono un’azione protettiva nei confronti di malattie cardiovascolari, tumori e deficit cognitivi.
Aggiungiamo alla bruschetta una porzione di verdure, ad esempio rucola, per fare il pieno di vitamina C insieme ai pomodori, e buon appetito!
Ingredienti | Grammi | CHO | GRASSI | PROTEINE | Kcal |
Pane cafone | 100 | 51 | 2 | 7 | 262 |
Olio evo | 2 cucch | 20 | 176,8 | ||
pomodori | 150 | 6 | 0 | 1,5 | 27 |
TOTALE | 57,0 | 22,0 | 8,5 | 465,8 |
dott.ssa Giovanna Cesana – nutrizionista