Spesso mi sento dire “dottoressa io la sera mangio solo una bella minestrina!” , io rabbrividisco, sostanzialmente per tre motivi: “solo”, “bella” e “minestrina”.
COMINCIAMO DA “MINESTRINA“
Che piatto identifichiamo col termine “minestrina”? Oserei dire nel 95% dei casi un pugno di pastina in acqua e dado con l’aggiunta eventuale di un filo d’olio e formaggio grattugiato. Orrore! Ecco i valori nutrizionali:
Carboidrati | Grassi | Proteine | Sale | Kcal |
37,1 | 13,7 | 8 | 2,8 | 303,4 |
“Bella“, ma chi l’ha detto che è bella? Visivamente è triste, monocromatica e statica. Qui in Brianza è il piatto preferito dagli anziani; veloce, per nulla impegnativa, economica, piacevolmente calda questo sì (forse come un abbraccio, una coccola anelata?) Eppure priva di sali minerali, di amminoacidi, di vitamine; priva di vita, come una rassegnata e conscia illusione!
“Solo“, in effetti non abbiamo mangiato nulla, o meglio, non ci siamo nutriti per nulla! In compenso abbiamo ingerito circa 300 calorie vuote, un quantitativo di sale pari a 2,8g, circa la metà del fabbisogno giornaliero, e un sacco di sostanze inutili contenute nel dado, quali: grassi vegetali (palma, burro di karité), esaltatori di sapidità (glutammato monosodico, inosinato disodico, guanilato disodico), estratto di lievito, zucchero caramellato, maltodestrine e aromi vari.
Solitamente non è accompagnata da nessun altra pietanza. Questo porta ad un innalzamento della glicemia e ad una conseguente produzione di insulina, eccessiva in orario serale.
LA RICETTA
Di seguito la mia versione di minestrina, equivalente in termini di calorie ma decisamente più naturale, senza tutte quelle sostanze di cui il nostro organismo non ha necessità.
Innanzitutto niente dado ma solo un pizzico di sale grosso; mettiamo a bollire un pentolino di acqua, il pizzico di sale e tante verdure a pezzetti: sedano, carote, cipolla e verdure di stagione. Io aggiungo alcune foglie di salvia e pepe verde fresco in grani. Non abbiamo nulla in frigorifero? Neppure un magico sacchetto di minestrone in freezer? Possiamo eventualmente mettere a bollire due mestolate di minestrone surgelato, il brodo non sarà saporito come quello con le verdure fresche, ma sarà ugualmente salutare.
A questo punto la procedura si differenzia a secondo se appartenete a
- la popolazione “disperata”, sempre di corsa e senza pazienza (Metodica A)
- la popolazione fortunata che non deve lottare contro il tempo o che dopo aver corso tutto il giorno, al rientro a casa chiude la porta, fa un grande respiro e cambia ritmo (per questo ci vuole esercizio!) (Metodica B)
Una parentesi, se non vi riconoscete in nessuna delle due popolazioni potreste essere una diversa sfumatura o non avere coscienza di voi perchè andate troppo veloci; fermatevi un attimo, respirate, pensate e scegliete la metodica che preferite.
METODICA A:
dopo almeno 5 minuti da quando l’acqua delle verdure ha iniziato a bollire, mettete un altro pentolino sul fuoco e versateci una parte di brodo e la pastina. Riboccate l’acqua delle verdure da lasciar bollire a fuoco basso. Se necessario aggiungete brodo alla pastina rubando qualche mestolo dalla verdura.
METODICA B:
mettete sul fuoco un pentolino con acqua fredda e le verdure, portate a bollore a fuoco basso. Quindi, fate bollire per almeno altri 5 minuti, poi togliete dal pentolino le verdure e mettetele da parte. aggiungete la pastina. A cottura ultimata potete aggiungere una parte della verdura a pezzi o frullata e un filo di olio evo.
In conclusione, completiamo il nostro pasto aggiungendo proteine e consumando le verdure precedentemente messe da parte condite con un filo d’olio.